La circonferenza trigonometrica (o goniometrica) è una circonferenza di raggio unitario con centro nell’origine degli assi cartesiani.
Si consideri l’origine O=(0,0) come vertice e si disegni un angolo α di ampiezza qualsiasi all’interno della circonferenza trigonometrica.
Si fissi come primo lato del angolo il semiasse delle ascisse positive, ovvero dall’origine O al punto P=(1,0). Muovendo il secondo lato in senso antiorario, è possibile descrivere un qualsiasi angolo orientato con ampiezza in gradi 0°⩽α⩽360°
Conversione gradi-radianti
La corrispondenza tra la misura di un angolo in gradi e in radianti è molto utile, soprattutto per quanto riguarda lo studio di funzioni trigonometriche. Inoltre, i radianti permettono di rappresentare un ampiezza mediante un numero puro, ossia un numero senza unità di minura.
Siano g° la misura di un angolo α espressa in gradi e rrad la misura dello stesso angolo α espressa in radianti, si utilizzi la seguente proporzione:
g°:180°=rrad:πrad
Si applichi la proprietà fondamentale delle proporzioni:
g°∗πrad=180°∗rrad
A seconda che si vogliano ricavare la misura di α in gradi o in radianti, si utilizzi questa formula nei due modi proposti di seguito.
Da gradi a radianti
rrad=180°g°∗πrad
Da radianti a gradi
g°=πrad180°∗rrad
Angoli notevoli
Alcuni angoli ricoreranno molto frequntemente ed è bene elencarli:
Gradi
Radianti
0°
0
30°
π/6
45°
π/4
60°
π/3
90°
π/2
120°
2π/3
135°
3π/4
150°
5π/6
180°
π
210°
7π/6
225°
5π/4
240°
4π/3
270°
3π/2
300°
5π/3
315°
7π/4
330°
11π/6
360°
2π
Si osservi come 0°⩽α⩽360° sia equivalente a 0⩽α⩽2π.
Tutti gli angoli con ampiezza α (compresa tra 0° e 360°) hanno una corrispondenza biunivoca con i punti Pn in cui il secondo lato dell’angolo interseca la circonferenza trigonometrica: ad ogni punto P=(xP,yP) è possibile associare una ed una sola ampiezza α e, viceversa, ad un’ampiezza è possibile associare uno ed un solo punto della circonferenza di raggio unitario. Si noti come P è detto punto associato all’angolo α.
Unità della circonferenza trigonometrica
Se l’ampiezza del angolo α è maggiore dell’angolo giro o minore dell’angolo nullo, si otterranno angoli geometricamente equivalenti a quelli compresi tra 0° e 360°.
Sia k∈Z, allora, all’interno della circonferenza trigonometrica, si ha che:
kπ=π∀k disparikπ=2π∀k pari
Funzioni Trigonometriche
Seno
Il seno si esprime con sin(α) dal latino sinus, in inglese sine, oppure con la traduzione italiana sen(α).
La prima definizione di seno è la seguente:
sin(α)=yP
Ovvero, sia P il punto associato ad un angolo α qualsiasi (presente sulla circonferenza trigonometrica). Sia Q la proiezione del punto P sull’asse y, si forma un triangolo rettangolo OPQ△ la cui ipotenusa OP misura 1 (il secondo lato dell’angolo α).
Il seno dell’angolo α è il rapporto tra il cateto OQ e l’ipotenusa OP del triangolo OPQ△:
sin(α)=OPOQ=1OQ=yP
Valore negli angoli notevoli
Gradi
Radianti
seno
0°
0
0
30°
π/6
1/2
45°
π/4
2/2
60°
π/3
3/2
90°
π/2
1
120°
2π/3
3/2
135°
3π/4
2/2
150°
5π/6
1/2
180°
π
0
210°
7π/6
−1/2
225°
5π/4
−2/2
240°
4π/3
−3/2
270°
3π/2
−1
300°
5π/3
−3/2
315°
7π/4
−2/2
330°
11π/6
−1/2
360°
2π
0
Proprietà del seno
Sia f(α)=sin(α), si studino le sue proprietà.
D(f)=R, il suo dominio include tutti i numeri reali compresi tra −∞ e +∞.
f è dispari, ovvero il suo grafico è simmetrico rispetto all’origine, infatti:
sin(−α)=−sin(α)∀α∈D(f)
f è continua e derivabile in tutto il suo dominio R.
f è limitata, la sua immagine è compresa tra ±1 (inclusi gli estremi), quindi Imm(f)=[−1;1].
Il segno di f, con k∈Z è:
positivo per 2kπ<α<(2k+1)π
negativo per (2k−1)π<α<2kπ
f è periodica con periodo 2π, è quindi possibile studiare le sue proprietà nell’intervallo I=[0;2π] poiché queste si ripetono in tutto il suo dominio R.
f è monotona strettamente crescente in:
[0,2π)∪[23π,2π)
f è monotona strettamente decrescente in:
[2π,23π)
f è concava in [0,π] e convessa in [π,2π].
I suoi limiti agli estremi del dominio non esistono.
Il coseno si esprime con cos(α) dal latino cosinus, in inglese cosine.
La prima definizione di coseno è la seguente:
cos(α)=xP
Ovvero, sia P il punto associato ad un angolo α qualsiasi (presente sulla circonferenza trigonometrica). Sia R la proiezione del punto P sull’asse x, si forma un triangolo rettangolo OPR△ la cui ipotenusa OP misura 1 (il secondo lato dell’angolo α).
Il coseno dell’angolo α è il rapporto tra il cateto OR e l’ipotenusa OP del triangolo OPR△ :
cos(α)=OPOR=1OR=xP
Si noti come OQ=PR⟹sin(α)=OQ
Valore negli angoli notevoli
Gradi
Radianti
coseno
0°
0
1
30°
π/6
3/2
45°
π/4
2/2
60°
π/3
1/2
90°
π/2
0
120°
2π/3
−1/2
135°
3π/4
−2/2
150°
5π/6
−3/2
180°
π
−1
210°
7π/6
−3/2
225°
5π/4
−2/2
240°
4π/3
−1/2
270°
3π/2
0
300°
5π/3
1/2
315°
7π/4
2/2
330°
11π/6
3/2
360°
2π
1
Proprietà del coseno
Sia f(x)=cos(α), si studino le sue proprietà.
D(f)=R, il suo dominio include tutti i numeri reali compresi tra −∞ e +∞.
f è pari, ovvero il suo grafico è simmetrico rispetto all’asse x, infatti:
cos(−α)=cos(α)∀α∈D(f)
f è continua e derivabile in tutto il suo dominio R.
f è limitata, la sua immagine è compresa tra ±1 (inclusi gli estremi), quindi Imm(f)=[−1;1].
Il segno di f, con k∈Z è:
positivo per 2kπ<α<2π+2kπ∨23π+2kπ<α<(2k+2)π
negativo per 2π+2kπ<α<23π+2kπ
f è periodica con periodo 2π, è quindi possibile studiare le sue proprietà nell’intervallo I=[0;2π] poiché queste si ripetono in tutto il suo dominio R.
f è monotona strettamente crescente in [π,2π)
f è monotona strettamente decrescente in [0,π)
f è concava in [0,2π)∪[23π,2π) e convessa in [2π,23π).
I suoi limiti agli estremi del dominio non esistono.
Si consideri la retta t tangente alla circonferenza trigonometrica nel punto A=(1,0) e sia T il punto di intersezione tra la retta t ed il secondo lato (o il suo prolungamento) di un angolo α qualsiasi , allora:
tan(α)=TA=yT
Si può dare una seconda definizione mediante le definizioni di seno e coseno:
tan(α)=cos(α)sin(α)∀α=2π+kπ,k∈Z
Si considerino i due triangoli OPR△ e OTA△ Poiché sono entrambi triangoli rettangoli e l’angolo α è in comune, vale la seguente relazione:
OATA=ORPR⟹1tan(α)=cos(α)sin(α)
Proprietà della tangente
Sia f(x)=tan(α), si studino le sue proprietà.
D(f)=R∖{π/2+kπ} con k∈Z, il suo dominio include tutti i numeri reali compresi tra −∞ e +∞ esclusi tutti i punti nella forma 2π+kπ con k numero relativo (numero naturale sia positivo che negativo).
f è dispari, ovvero il suo grafico è simmetrico rispetto all’origine, infatti:
tan(−α)=−tan(α)∀α∈D(f)
f presenta una discontinuità di seconda specie in π/2 e, nello stesso punto, non è derivabile.
f è illimitata, la sua immagine è Imm(f)=R.
Il segno di f, con k∈Z è:
positivo per kπ<α<2π+kπ
negativo per 2πkπ<α<(k+1)π
f è periodica con periodo π, è quindi possibile studiare le sue proprietà nell’intervallo I=(−π/2;π/2) poiché queste si ripetono in tutto il suo dominio.
f è monotona strettamente crescente.
f è concava in [0,π/2) e convessa in [π/2,π].
I suoi limiti agli estremi del dominio sono:
α→(2π)−limtan(α)=+∞α→(2π)+limtan(α)=−∞
Il suo limite notevole associato è:
α→0limαtan(α)=1
La derivata della tangente è:
D[tan(α)]=cos2(α)1
L’integrale della tangente è:
∫tan(α)dα=−ln(cos(α))+c
Lo sviluppo di Taylor con centro in x0=0 è:
tan(α)=α+3α3+152x5+o(α6)per ∣α∣<2π
Cotangente
La cotangente si esprime con cot(α).
Si consideri la retta c tangente alla circonferenza trigonometrica nel punto B=(0,1) e sia C il punto di intersezione tra la retta c ed il secondo lato (o il suo prolungamento) di un angolo α qualsiasi , allora:
cot(α)=CB=xC
Si può dare una seconda definizione mediante le definizioni di seno e coseno:
cot(α)=sin(α)cos(α)∀α=2π+kπ,k∈Z
Si considerino i due triangoli OPQ△ e OCB△ Poiché sono entrambi triangoli rettangoli e l’angolo α è in comune, vale la seguente relazione:
OBCB=OQPQ⟹1cot(α)=sin(α)cos(α)
Proprietà della cotangente
Sia f(x)=cot(α), si studino le sue proprietà.
D(f)=R∖{kπ} con k∈Z, il suo dominio include tutti i numeri reali compresi tra −∞ e +∞ esclusi tutti i punti nella forma kπ con k numero relativo (numero naturale sia positivo che negativo).
f è dispari, ovvero il suo grafico è simmetrico rispetto all’origine, infatti:
cot(−α)=−cot(α)∀α∈D(f)
f presenta una discontinuità di seconda specie in x0=0 e x1=π, ove non è derivabile.
f è illimitata, la sua immagine è Imm(f)=R.
Il segno di f, con k∈Z è:
positivo per kπ<α<2π+kπ
negativo per 2πkπ<α<(k+1)π
f è periodica con periodo π, è quindi possibile studiare le sue proprietà nell’intervallo I=(0;π) poiché queste si ripetono in tutto il suo dominio.
f è monotona strettamente decrescente.
f è concava in [0,π/2) e convessa in [π/2,π]
I suoi limiti agli estremi del dominio sono:
α→π−limcot(α)=−∞α→0+limcot(α)=+∞
La derivata della cotangente è:
D[cot(α)]=sin2(α)1
L’integrale della cotangente è:
∫cot(α)dα=ln∣sin(α)∣+c
Funzioni Trigonometriche Inverse
Arcoseno
La funzione arcoseno si indica con: arcsin(α),arcsen(α),asin(α).
D(f)=R, il suo dominio include tutti i numeri reali compresi tra −∞ e +∞.
f è una funzione dispari.
f è continua e derivabile su tutto l’insieme R.
f è limitata: ha immagine Imm(f)=(−2π,2π).
f è strettamente monotona crescente in tutto il suo dominio.
f è concava in [0;+∞) e convessa in (−∞;0).
I suoi limiti agli estremi del dominio sono:
α→−∞limarctan(α)=−2πα→+∞limarctan(α)=+2π
Il suo limite notevole associato è:
α→0limαarctan(α)=1
La sua derivata è:
D[arctan(α)]=1+α21
Il suo integrale è:
∫arctan(α)dα=αarctan(α)−21ln(1+α2)+c
Il suo sviluppo di Taylor con centro in α0=0 è:
arctan(α)=−α−3α3+5α5−7α7+9α9+o(α9)
Funzioni Trigonometriche Iperboliche
seno iperbolico
Il seno iperbolico si espire con sinh(α)
sinh(α)=2eα−e−α
Identità del seno iperbolico
Definito anche il coseno iperbolico, illustrato nei paragrafi successivi, vale la seguente identità:
cosh2(α)−sinh2(α)=1
Dato il legame che unisce questa equazione con quella per l’iperbole x2−y2=1, si utilizza l’aggettivo iperbolico.
Proprietà del seno iperbolico
Sia f(x)=sinh(α), si studino le sue proprietà.
D(f)=R, il suo dominio include tutti i numeri reali compresi tra −∞ e +∞.
f è dispari, ovvero il suo grafico è simmetrico rispetto all’origine, infatti:
sinh(−α)=−sinh(α)∀α∈D(f)
f è continua e derivabile in tutto il suo dominio R.
f è illimitata, infatti Imm(f)=(−∞;+∞).
f è monotona strettamente crescente in tutto il suo dominio.
f è concava in [−∞;0) e convessa in (0;+∞].
I suoi limiti agli estremi del dominio sono:
α→−∞limsinh(α)=−∞α→+∞limsinh(α)=+∞
Il suo limite notevole associato è:
α→0limαsinh(α)=1
La sua derivata è:
D[sinh(α)]=cosh(α)
Il suo integrale è:
∫sinh(α)dα=cosh(α)+c
Il suo sviluppo di Taylor con centro in x0=0 è:
sinh(α)=α+3!α3+5!α5+7!α7+9!α9+o(α9)
coseno iperbolico
Il seno iperbolico si esprime con cosh(α)
cosh(α)=2eα+e−α
Identità del coseno iperbolico
Come già visto con il seno iperbolico, vale la seguente identità:
cosh2(α)−sinh2(α)=1
Proprietà del coseno iperbolico
Sia f(x)=cosh(α), si studino le sue proprietà.
D(f)=R, il suo dominio include tutti i numeri reali compresi tra −∞ e +∞.
f è pari, ovvero il suo grafico è simmetrico rispetto all’asse x, infatti:
cosh(−α)=cosh(α)∀α∈D(f)
f è continua e derivabile in tutto il suo dominio R.
f è illimitata, infatti Imm(f)=[−∞;+∞].
f è monotona strettamente decrescente in [−∞;0) e monotona strettamente crescente in (0;+∞].