Lo spazio campioneฮฉ รจ insieme di tutti i possibili risultati di un esperimento aleatorio. I suoi elementi sono gli ฯiโ,i=1,โฆ e possono essere di numero finito o infinito numerabile.
Un evento รจ un sottoinsieme dello spazio campione che soddisfa le condizioni:
dato un evento A, anche il suo complemento A รจ un evento rispetto ฮฉ,
dati gli eventi A e B, anche la loro unione รจ un evento.
Dato un evento A, lโinsieme AโชAโกฮฉ รจ detto evento certo. Lโinsieme AโฉAโกโ รจ detto evento impossibile.
Gli eventi di uno spazio campione formano la classe degli eventiS. La descrizione della legge di probabilitร Pr(โ ) associa ad ogni evento un valore della sua probabilitร di accadere. Lo spazio di probabilitร รจ la terna (ฮฉ,S,Pr(โ )).
Ne derivano alcuni assiomi e le conseguenti proprietร :
Pr(A)โฅ0,Pr(A)=1โPr(A)
Pr(ฮฉ)=1, assioma di normalizzazione
AโฉB=โ โนPr(AโชB)=Pr(A)+Pr(B)
Pr(AโชB)=Pr(A)+Pr(B)+Pr(AโฉB)
Si osservi che Pr(AโชB)โกPr(A+B) e Pr(AโฉB)โกPr(AB).
Dato Pr(B)๎ =0, la probabilitร del verificarsi di A condizionata al verificarsi dellโevento B รจ definita dalla formula di Bayes:
Pr(AโฃB):=Pr(B)Pr(AB)โ=Pr(B)Pr(BโฃA)โ
Ne consegue che A e B sono eventi indipendenti se Pr(A)=Pr(AโฃB), ovvero se Pr(AB)=Pr(A)โ Pr(B)
Costruendo una partizione di ฮฉ con N eventi Bkโ di S si ha BiโโฉBkโ๎ =โ se i๎ =k e:
k=1โNโBkโ=ฮฉ
Si puรฒ quindi enunciare il teorema della probabilitร totale:
Pr(A)=i=1โNโPr(AโฃBkโ)Pr(Bkโ)
Esempio: Si definisca un esperimento aleatorio che modelli il lancio di un dado a sole 3 facce (per brevitร ). Lo spazio campione รจ dato dai risultati possibili:
ฮฉ={ฯ1โ,ฯ2โ,ฯ3โ}
con ฯiโ che rappresenta la riuscita dellโesperimento con il dado posto sulla i-esima faccia. La classe degli eventi S รจ data da tutti i sottoinsiemi di ฮฉ compreso lโinsieme vuoto โ e lโinsieme stesso. Gli elementi della classe degli eventi sono 23=8:
Considerando due diversi esperimenti aleatori caratterizzati da differenti spazi campione ฮฉ1โ e ฮฉ2โ, si puรฒ definire un esperimento composto: i risultati sono formati da una coppia ordinata dei risultati dei singoli esperimenti aleatori. Lo spazio campione dellโesperimento composto รจ il prodotto cartesiano ฮฉ=ฮฉ1โรฮฉ2โ.
Dato un evento A1โ definito in ฮฉ1โ, un evento A2โ definito in ฮฉ2โ, date le corrispondenti leggi di probabilitร Pr1โ(โ ) e Pr2โ(โ ), allora:
Le prove di Bernulli sono note anche come prove ripetute e indipendenti. Lโesperimento composto รจ dato da n esperimenti identici ed indipendenti aventi ognuno uno spazio campione costituito da due soli elementi.
Date le probabilitร p=Pr({ฯ0โ}) ed il suo complemento q=Pr({ฯ1โ})=1โp.
Definito lโevento A come: ฯ0โ si presenta k volte in n prove ripetute. Ne consegue la formula di Bernulli, o binomiale:
Dato lo spazio di probabilitร (ฮฉ,S,Pr(โ )) con Pr(โ ) numerabile. La corrispondenza X(ฯiโ) che associa ad ogni ฯiโ ad un numero univoco e reale รจ una variabile aleatoria e se lโinsieme per i quali รจ verificata X(ฯ)โคa รจ un evento. Si puรฒ omettere la dipendenza da ฯ (omega) in modo da rendere piรน snelle le notazioni: X(ฯiโ)โถX.
Risulta significativo calcolare la probabilitร che i valori di tale variabile aleatoria siano racchiusi in un intervallo come a<Xโคb. Ciรฒ equivale ad identificare tutti e soli gli elementi di ฮฉ compresi tra a e b che forniscono valori della variabile aleatoria. Questo insieme di risultati รจ a sua volta un evento a cui si puรฒ associare una probabilitร .
Per una variabile aleatoria tempo-discreto la probabilitร non รจ distribuita in maniera continua, bensรฌ รจ discretizzata negli xkโโR. Grazie alla formulazione seguente si puรฒ evitare di enunciare due diverse formule per la densitร di probabilitร :
fXโ(x)=kโโpkโฮด(xโxkโ)
A margine del paragrafo รจ opportuno parlare del teorema fondamentale per la trasformazione di una variabile aleatoria. Data la trasformazione Y=g(X), la sua distribuzione di probabilitร รจ:
Non รจ sempre possibile conoscere la funzione distribuzione di probabilitร di una variabile aleatoria, la cui conoscenza permetterebbe uno studio completo sul comportamento statistico dei valori assunti dalla variabile in oggetto. Si devono quindi prendere in esame degli indici caratteristici (parametri statistici semplificati) relativi alla distribuzione di probabilitร .
Una variabile aleatoria con una varianza nulla, ovvero con valori che non si disperdono attorno al suo valore medio, presenta una densitร di probabilitร :
fXโ(x):=ฮด(xโฮทXโ)
La variabile aleatoria โdecadeโ in un valore deterministico.
La deviazione standard viene spesso utilizzata al posto della varianza perchรฉ รจ dimensionalmente coerente con la variabile aleatoria che si sta valutando.
Riprendendo il concetto che la stima del valore atteso รจ essa stessa una variabile aleatoria. Se si hanno N realizzazioni della variabile aleatoria X, si puรฒ stimare il valore atteso mediante la media aritmetica:
La covarianza determina se tra due variabili aleatorie esiste una relazione di dipendenza lineare. Questo indice misura la tendenza di variazione congiunta (co-varianza, per lโappunto) delle due variabili.
Se cXYโ=0, le variabili sono dette incorrelate.
Se cXYโ=ยฑ1, le variabili sono pienamente correlate.
Allo stesso modo, si puรฒ usare il coefficiente di correlazione:
Dato un sistema di n variabili aleatorie, si ottene una variabile aleatoria n-dimensionale. Si puรฒ dunque definire la funzione distribuzione di probabilitร congiunta:
Grazie a questa funzione, come facilmente intuibile, si puรฒ ricavare la densitร marginale di ciascuna variabile o le densitร congiunte di un sottoinsieme del sistema.
Dato lโoperatore di trasposizione[โ ]T, si puรฒ introdurre la notazione di vettore aleatorio X (in grassetto):
Per semplicitร di notazione, tutti gli indici caratteristici di un sistema di n variabili aleatorie possono essere rappresentate in notazione vettoriale.
Sulla diagonale maggiore di tale matrice quadrata sono posti i valori quadratici medi delle variabili aleatorie che compongono il sistema: mXiโ2โ=rXiโXiโโ=E{XiโXiโ}
In modo analogo รจ costituita anche la matrice di covarianza. Si osserva che sulla diagonale maggiore di tale matrice quadrata sono posti i valori delle varianze ฯXiโ2โ: