Sistemi Multivariabile
Introduzione
Section titled “Introduzione”La notazione di questo paragrafo differisce da quello precedenti. L’operatore di derivazione viene indicato con uno (o n) punti sopra la funzione che viene derivata:
Le variabili misurabili sono le caratteristiche di un sistema che si possono esprimere in modo numerico. Il modello matematico di un sistema è l’insieme di relazioni che legano le variabili misurabili del suddetto sistema.
Classificazione dei sistemi
Section titled “Classificazione dei sistemi”Sistema Orientato
Section titled “Sistema Orientato”Un sistema orientato distingue le proprie variabili misurabili in input (cause) ed output (effetti).
Prendendo in prestito un paragrafo da Segnali Fondamentali, si può ricordare che:
Il segnale è:
- tempo-continuo se , ovvero se ,
- tempo-discreto se , ovvero se .
Inoltre, in base al codominio B, il segnale è:
- a valori reali (continui) se
- a valori discreti se
Un segnale analogico è tempo-continuo e a valori continui (reali). Un segnale digitale è tempo-discreto e a valori discreti (interi). Un segnale tempo-discreto, per convenzione, si scrive:
Sistema Discreto
Section titled “Sistema Discreto”In un sistema discreto, i segnali sono associati ad una successione di numeri interi detti passi (step). I passi rappresentano istanti temporali multipli di un periodo di campionamento fissato a priori: con .
Di seguito si analizzano diversi aspetti che differenziano i sistemi multi-variabile.
Sistema Statico
Section titled “Sistema Statico”Un sistema statico è detto privo di memoria. Un resistore elettrico è un sistema statico. Dato il valore di resistenza R e la funzione associata alla corrente che vi scorre attraverso, la funzione associata alla tensione ai capi del resistore non tiene conto dei valori passati della corrente:
Sistema Dinamico
Section titled “Sistema Dinamico”Il suo opposto è il sistema dinamico, il quale è detto dotato di memoria: l’output ad un dato istante dipende anche dall’input negli istanti precedenti a quello considerato. Bipoli elettrici quali il condensatore e l’induttore sono sistemi dinamici. Preso un condensatore con valore di capacità elettrica C, siano la corrente che scorre attraverso il bipolo e la tensione ai capi dello stesso, allora:
Preso invece un induttore con induttanza L, si può scrivere:
Lo stato di un sistema dinamico è la sua memoria ed è costituito da un vettore di dimensione n: ordine del sistema. Al vettore degli stati è associato lo spazio chiamato spazio degli stati. Lo spazio degli stati è :
Nei modelli matematici dei circuiti elettrici, le variabili di stato indicano sempre la presenza di elementi che immagazzinano energia (ovvero condensatori e induttori). I resistori sono esclusi poiché dissipano potenza.
Un sistema dinamico nello spazio degli stati è definito dai seguenti insiemi:
- T: insieme dei tempi
- U: insieme degli ingressi
- : insieme delle funzioni di ingresso
- X: insieme degli stati
- Y: insieme delle uscite
All’istante , nel campo dei modelli differenziali vettoriali:
Si ottengono i vettori di:
- Stato: dimensione n, vettore con
- Ingresso: dimensione r, vettore con
- Uscita: dimensione m, vettore con
dato l’istante .
Un evento è una coppia tempo-stato:
La funzione transizione è:
Il moto è l’insieme degli eventi definiti dalla funzione transizione per .
La traiettoria è l’immagine di X della funzione transizione per .
Lo stato di equilibrio temporaneo è lo stato per il quale:
Lo stato di equilibrio è lo stato di equilibrio temporaneo in con
Classificazione dei modelli
Section titled “Classificazione dei modelli”Lineare e Non-Stazionario
Section titled “Lineare e Non-Stazionario”Con , , e continue a tratti.
Lineare e Stazionario (LTI)
Section titled “Lineare e Stazionario (LTI)”Non-Lineare e Non-Stazionario
Section titled “Non-Lineare e Non-Stazionario”Non-Lineare e Stazionario
Section titled “Non-Lineare e Stazionario”Matrici caratteristiche
Section titled “Matrici caratteristiche”Tutti i sistemi descritti di seguito sono dinamici.
Sistema Lineare Non-stazionario
Section titled “Sistema Lineare Non-stazionario”Dato un sistema lineare tempo continuo, :
Oppure dato un sistema lineare tempo discreto, :
Allora, preso il caso tempo continuo, è un vettore di dimensione n. è una matrice quadrata :
è un vettore di dimensione r. è una matrice di dimensione :
è un vettore di dimensione m. una matrice di dimensione :
è un vettore di dimensione r. è una matrice di dimensione :
Sistema Lineare Stazionario
Section titled “Sistema Lineare Stazionario”Quando il sistema è sia lineare che tempo-invariante, ovvero LTI, le matrici caratteristiche diventano costanti:
Le matrici hanno ancora la stessa dimensione:
Sistema Multi-Input Multi-Output
Section titled “Sistema Multi-Input Multi-Output”Un sistema SISO, ovvero Single-Input Single-Output ha i coefficienti m ed r uguali ad uno:
Un sistema MIMO, ovvero Multi-Input Multi-Output (o multivariabile) ha i coefficienti m ed r maggiori di uno:
Caratterizzazione LTI MIMO
Section titled “Caratterizzazione LTI MIMO”La caratterizzazione di un sistema Lineare Tempo-Invariato Multi-Input Multi-Output, ovvero LTI MIMO, si differenzia sulla base della natura del tempo. Le funzioni e sono lineari rispetto ad e per ogni , sono esprimibili come prodotto tra matrici e vettori:
Il sistema tempo continuo è:
Il sistema tempo discreto è:
Risposta di un sistema dinamico
Section titled “Risposta di un sistema dinamico”Sostituendo la funzione di transizione dello stato nella funzione di uscita, si ottiene la funzione di risposta:
La è lo stato iniziale ed è la derivata 1° della funzione di transizione dello stato:
Si passa dal modello differenziale ingresso-stato-uscita al modello in cui sono fissate le condizioni iniziali su .
Matrice di transizione
Section titled “Matrice di transizione”Dato un sistema LTI con input costantemente nullo , allora:
La soluzione dell’equazione differenziale vettoriale è:
Si definisce la funzione esponenziale della matrice A, detta anche matrice di transizione:
I è la matrice quadrata identità.
Trasformata della Matrice di Transizione
Section titled “Trasformata della Matrice di Transizione”Dato lo stesso sistema LTI con input costantemente nullo, in forma matriciale:
L’esponenziale di matrice rappresenta la matrice di transizione di un sistema dinamico, nonché la soluzione dell’equazione differenziale matriciale sopra descritta.
Applicando la trasformazione funzione di Laplace alla matrice di tansizione, si ottiene la matrice complessa . Grazie al teorema della trasformata di derivata, si ottiene:
Ogni elemento di è un rapporto tra due polinomi: a denominatore si trova il polinomio caratteristico di A (grado n), a numeratore ha grado massimo .
Matrice di Trasferimento
Section titled “Matrice di Trasferimento”Dato il modello nello spazio degli stati precedentemente descritto, con condizioni iniziali fissate:
Applicando la trasformazione di Laplace, si ottengono le funzioni:
Il sistema si può riscrivere come:
Si definisce la matrice di trasferimento del sistema:
Caratterizza il comportamento ingresso-uscita del sistema in condizione di quiete, ovvero quando lo stato iniziale è nullo: .
La matrice di trasferimento è inoltre univoca e indipendente dalla scelta di variabili di stato.
Le proprietà che seguono sono valide se il modello nello spazio degli stati è completamente raggiungibile-controllabile e completamente osservabile-ricostruibile.
Ogni elemento della matrice di trasferimento è il rapporto di due polinomi in s: a denominatore si trova il polinomio minimo di A. Le radici del denominatore sono dette poli del sistema e corrispondono agli autovalori della matrice A. I polinomi al numeratore, negli elementi di , hanno grado inferiore a quello del polinomio minimo di A se il sistema è puramente dinamico (), altrimenti hanno grado minore o uguale a quello del polinomio minimo di A se il sistema non è puramente dinamico.
In un sistema SISO, la matrice di trasferimento diventa una funzione di trasferimento: funzione scalare, rapporto di polinomi. Le radici del numeratore di tale funzione sono dette zeri del sistema.
In un sistema MIMO con r ingressi e m uscite, la matrice di trasferimento (dimensione ) contiene differenti funzioni di trasferimento SISO.
Ad esempio:
Da cui si ricavano sistemi a blocchi:
Espressione diretta
Section titled “Espressione diretta”I modelli descrittivi dei sistemi LTI possono anche essere espressi con equazioni differenziali di ordine n, del tipo:
L’indice n è il massimo ordine della derivata della funzione di uscita . L’indice m è il massimo ordine della derivata dell’ingresso .
Se il modello differenziale è espresso rispetto ad e , tolte le variabili di stato e in condizioni iniziali nulle, la funzione di trasferimento si ottiene direttamente con la trasformazione di Laplace ed il corrispondente teorema della derivata. Ogni termine si trasforma, grazie a Laplace, come segue:
Risposta impulsiva
Section titled “Risposta impulsiva”La risposta impulsiva di un sistema LTI tempo-continuo puramente dinamico è data dalla matrice:
L’output è dato dall’integrale di convoluzione tra input e risposta impulsiva:
Applicando la trasformazione funzionale di Laplace:
Nei sistemi completamente raggiungibili-controllabili e completamente osservabili-ricostruibili, la trasformata della risposta impulsiva coincide con la matrice di trasferimento:
La risposta impulsiva di un sistema LTI tempo-discreto è data dalla matrice . Si può determinare applicando input del tipo:
Altre proprietà
Section titled “Altre proprietà”Stabilità
Section titled “Stabilità”N.B. Il simbolo significa “se e solo se”, abbreviabile con sse o iff.
Un sistema LTI tempo-continuo è:
- semplicemente stabile
- tutti gli autovalori di A hanno parte reale ,
- gli autovalori a parte reale nulla hanno molteplicità unitaria nel polinomio minimo di A
- asintoticamente stabile tutti gli autovalori di A hanno parte reale negativa.
Un sistema LTI tempo-discreto è:
- semplicemente stabile
- tutti gli autovalori di A hanno modulo ,
- gli autovalori a modulo unitario hanno molteplicità unitaria nel polinomio minimo di A
- asintoticamente stabile tutti gli autovalori di A hanno modulo .
Il sistema LTI ottenuto come cascata o come parallelo di due sistemi LTI è asintoticamente stabile sse lo sono entrambi i sistemi interconnessi.
Raggiungibilità e Controllabilità
Section titled “Raggiungibilità e Controllabilità”Lo stato è raggiungibile da , ovvero è controllabile a , nell’intervallo con se:
Un sistema LTI MIMO tempo-continuo è completamente raggiungibile se qualunque stato può essere raggiunto da in un tempo finito. Un sistema LTI MIMO tempo-discreto è completamente controllabile se può essere raggiunto da qualunque stato in un tempo finito.
Si definisce matrice di raggiungibilità di un sistema LTI la matrice di dimensione . Il sistema è dunque completamente raggiungibile e completamente controllabile .
In MATLAB, la matrice P, dati A e B, si calcola con il comando ctrb:
A = [1 1; 4 -2]B = [1 -1; 1 -1]P = ctrb(A,B) % controllability matrix [n x (n r)]control_rank = rank(P);n = size(P,1);
fprintf("»»» rank of P = %d\n", control_rank);fprintf("»»» n of P = %d\n", n);
if n == control_rank fprintf("»»» P is fully reachabile and fully controllable\n");else fprintf("»»» P is NOT fully reachabile and fully controllable\n");endOsservabilità e Ricostruibilità
Section titled “Osservabilità e Ricostruibilità”Proprietà che descrivono la possibilità di determinare lo stato iniziale e finale avendo noto il comportamento ingresso-uscita .
Un sistema è completamente osservabile in se la conoscenza del comportamento ingresso-uscita permette di determinare univocamente lo stato iniziale .
Un sistema è completamente ricostruibile in se la conoscenza del comportamento ingresso-uscita permette di determinare univocamente lo stato iniziale .
Per sistemi LTI si può considerare anche solo .
Completa osservabilità completa ricostruibilità.
Si definisce matrice di osservabilità di un sistema LTI la matrice:
Tale matrice ha dimensione . Il sistema è dunque completamente osservabile e completamente ricostruibile .
Si osservi che per Q è stata introdotto la forma trasposta per poter permettere un’analogia con la matrice P.
In MATLAB, la matrice Q^T, dati A e C, si calcola con il comando obsv:
A = [1 1; 4 -2]C = [-4 1; 1 -1]Q = obsv(A,C) % observability matrix [n x (n m)]obsv_rank = rank(Q);n = size(Q,1);
fprintf("»»» rank of Q = %d\n", obsv_rank);fprintf("»»» n of Q = %d\n", n);
if n == obsv_rank fprintf("»»» Q is fully observable and fully reconstructable\n");else fprintf("»»» Q is NOT fully observable and fully reconstructable\n");end