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Bipoli Statici


Un N-polo Γ¨ un componente elettrico con N terminali (estremitΓ , morsetti). Questo articolo tratta nello specifico di bipoli, ovvero due sole estremitΓ .

Dato il morsetto a avente potenziale maggiore (indicato con un +) e il morsetto b a potenziale minore (indicato con un -), vab Γ¨ la tensione ai capi del bipolo.

La corrente i scorre all’interno del bipolo.

Secondo la convenzione dell’utilizzatore, la corrente i scorre dal morsetto a potenziale maggiore, verso il morsetto a potenziale minore. La potenza Γ¨ definita come il prodotto tra tensione ai capi e corrente che scorre all’interno del bipolo. Secondo la convenzione dell’utilizzatore, la potenza viene dissipata dal bipolo (che agisce come utilizzatore).

Secondo la convenzione del generatore, la corrente i scorre dal morsetto a potenziale minore, verso il morsetto a potenziale maggiore. La potenza viene generata dal bipolo.

UtilizzatoreGeneratore
convenzione utilizzatoreconvenzione generatore

La tensione si misura in volt [V], la corrente in ampere [A] e la potenza in watt [W].

N.B. Le unitΓ  di misura, quando si scrivono per esteso, vanno sempre indicate con l’iniziale minuscola: Watt Γ¨ il cognome dell’ingegnere che ideΓ² il watt come unitΓ  di misura della potenza.

Un circuito elettrico Γ¨ un insieme di N-poli connessi tra loro. Un N-polo rappresenta un ramo (o lato). Un nodo connette piΓΉ rami tra loro. Una maglia Γ¨ un percorso chiuso qualsiasi che si possa percorrere all’interno del circuito. Un grafo Γ¨ un insieme di archi e vertici tali che:

  • ad ogni nodo corrisponde un vertice (e viceversa)
  • ad ogni bipolo corrisponde un arco avente come estremi i nodi del bipolo (e viceversa)

Un grafo orientato Γ¨ un grafo i cui archi hanno associata una direzione di riferimento. Un subgrafo di un grafo orientato Γ¨ un sottoinsieme di archi. Un albero Γ¨ un subgrafo che tocca tutti i vertici senza descrivere una maglia. Ad un albero si puΓ² associare un coalbero. Un coalbero Γ¨ l’insieme degli archi (detti corde) che non appartengono all’albero associato.


Per effettuare misure di corrente si utilizza un amperometro. Tale componente va inserito in serie ai componenti del circuito. Per effettuare misure di tensione si utilizza un voltmetro. Tale componente va inserito in parallelo al componente ai cui capi si vuole calcolare la tensione.

Il principio di conservazione della carica elettrica permette di affermare che la somma algebrica delle correnti entranti in un nodo deve essere nulla. Dato N il numero di rami connessi al nodo ed iki_k la generica corrente entrante, la LKC Γ¨:

βˆ‘k=1Nik=0\sum_{k=1}^N i_k = 0

La somma delle correnti entranti Γ¨ uguale alla somma delle correnti uscenti da un nodo.

Il principio di conservazione della carica elettrica permette di affermare che la somma algebrica delle tensioni lungo una maglia deve essere nulla. Dato N il numero di tensioni nella maglia e vkv_k la generica tensione di ramo, la LKT Γ¨:

βˆ‘k=1Nvk=0\sum_{k=1}^N v_k = 0

I generatori sono bipoli attivi, ovvero capaci di erogare energia. Un generatore ideale indipendente impone tensione o corrente indipendentemente dalle altre variabili del circuito.

Si forniscono i seguenti schemi:

Generatore Indipendente di TensioneGeneratore Indipendente di Corrente
gen indip tensionegen indip corrente

Un generatore ideale dipendente impone tensione o corrente controllata da un’altra tensione o corrente. Le sorgenti possono essere di quattro tipologie:

  1. GTCT: Generatore di Tensione Controllato in Tensione
  2. GTCC: Generatore di Tensione Controllato in Corrente
  3. GCCT: Generatore di Corrente Controllato in Tensione
  4. GCCC: Generatore di Corrente Controllato in Corrente

Dati N generatori di tensione connessi in serie, la tensione totale vsv_s Γ¨ data dalla somma delle tensioni vkv_k dei singoli generatori (per k=1,…,Nk=1,\dots,N). La corrente che scorre attraverso il generatore rimane invariata.

vs=βˆ‘k=1Nvkv_s = \sum_{k=1}^N v_k

I generatori di tensione non si devono connettere in parallelo.

gen tensione

Dati N generatori di corrente connessi in parallelo, la corrente totale isi_s Γ¨ data dalla somma delle correnti iki_k dei singoli generatori (per k=1,…,Nk=1,\dots,N). La tensione ai capi rimane invariata.

is=βˆ‘k=1Niki_s = \sum_{k=1}^N i_k

I generatori di corrente non si devono connettere in serie.

gen corrente

Un generatore ideale eroga energia infinita al circuito. Nella realtΓ  dei fatti, ciΓ² non Γ¨ possibile.

Dati i seguenti parametri:

  • vSv_S: tensione ideale erogata del generatore,
  • RLR_L: resistenza di carico (load),
  • vLv_L: tensione reale ai capi di RLR_L,
  • RSR_S: resistenza in serie ad RLR_L,
vL=vSβ‹…RLRS+RLv_L = v_S \cdot \frac{R_L}{R_S+R_L}

real voltage generator

Dati i seguenti parametri:

  • iSi_S: correte ideale erogata dal generatore,
  • RLR_L: resistenza di carico (load),
  • iLi_L: correte reale che scorre su RLR_L,
  • RPR_P: resistenza in parallelo ad RLR_L,
  • GL=1/RLG_L=1/R_L: valore di conduttanza associato alla resistenza di carico,
  • GP=1/RPG_P = 1/R_P: valore di conduttanza associato alla resistenza in parallelo
iL=iSβ‹…GLGP+GLi_L = i_S \cdot \frac{G_L}{G_P+G_L}

real current generator

Il resistore Γ¨ un bipolo passivo. La resistenza R [Ξ©][\Omega] misura la capacitΓ  di opporsi al passaggio di cariche elettriche. La conduttanza G [S][S] (siemens) Γ¨ il suo reciproco: G=1/Rβ€…β€Š[S]G = 1/R\; [S] Dato un cilindro con:

  1. ρ\rho: resistivitΓ  del materiale che compone il resistore [Ξ©β‹…m][\Omega \cdot m],
  2. L: lunghezza [m],
  3. a: area della sessione circolare [m2].

Allora tale cilindro ha resistenza:

R=ρ⋅Laβ€…β€Š[Ξ©]=viβ€…β€Š[Ξ©=VA]R = \rho \cdot \frac{L}{a} \; [\Omega] = \frac{v}{i} \; \bigg[\Omega = \frac{V}{A}\bigg]

La resistivitΓ  Γ¨ il reciproco della conduttivitΓ :

ρ=1Οƒβ€…β€Š[Sm]\rho = \frac{1}{\sigma} \; \bigg[\frac{S}{m}\bigg]

La potenza dissipata da un resistore Γ¨:

P=vβ‹…i=Rβ‹…i2P = v \cdot i = R \cdot i^2

N.B. Per poter affermare ciΓ², si sta utilizzando la convenzione dell’utilizzatore.

resistore

Dati N resistori in serie, la resistenza equivalente Γ¨ data dalla somma di tutte le resistenze (le quali sono percorse dalla stessa corrente).

Req=βˆ‘k=1NRkR_{\rm eq} = \sum_{k=1}^N R_k

La conduttanza equivalente Γ¨:

Req=1Geq=1βˆ‘k=1NGk=1βˆ‘k=1N1Rk=βˆ‘k=1NRkR_{\rm eq} = \frac{1}{G_{\rm eq}} = \frac{1}{\sum_{k=1}^N G_k} = \frac{1}{\sum_{k=1}^N \frac{1}{R_k}} = \sum_{k=1}^N R_k

Dati N resistori in serie e un generatore di tensione che eroga vsv_s volt, la tensione vnv_n ai capi dell’n-esimo resistore Γ¨ direttamente proporzionale al rapporto tra la sua resistenza RnR_n e la resistenza totale ReqR_{\rm eq}.

vn=Rnβ‹…i=vsβ‹…RnReqv_n = R_n \cdot i = v_s \cdot \frac{R_n}{R_{\rm eq}}

Ad esempio: dato lo schema che segue e i seguenti parametri:

vs=6β€…β€Š[V]β€…β€Š;β€…β€ŠR1=5β€…β€Š[Ξ©]β€…β€Š;β€…β€ŠR2=15β€…β€Š[Ξ©]β€…β€Š;β€…β€ŠR3=10β€…β€Š[Ξ©]β€…β€Š;β€…β€Šv_s = 6 \; [V] \;;\; R_1 = 5 \; [\Omega]\;;\; R_2 = 15 \; [\Omega]\;;\; R_3 = 10 \; [\Omega]\;;\;

La tensione ai capi di R3 si ottiene grazie al seguente partitore di tensione:

v3=vsβ‹…R3R1+R2+R3=6β‹…105+15+10=2β€…β€Š[V]v_3 = v_s \cdot \frac{R_3}{R_1 + R_2 + R_3} = 6 \cdot \frac{10}{5 + 15 + 10} = 2 \; [V]

partitore tensione esempio

N.B. R3 si trova in serie alle altre due resistenze: Γ¨ stata posta β€œin verticale” solo per rendere piΓΉ compatta l’immagine.

Dati N resistori in parallelo, ai loro capi Γ¨ applicata la stessa tensione vv. La resistenza equivalente Γ¨ l’inverso della conduttanza equivalente ottenuta sopra:

1Req=Geq=βˆ‘k=1NGk=βˆ‘k=1N1Rk\frac{1}{R_{\rm eq}} = G_{\rm eq} =\sum_{k=1}^N G_k = \sum_{k=1}^N \frac{1}{R_k}

Ogni resistenza in parallelo Γ¨ percorsa da una corrente diversa:

is=βˆ‘k=1Nik=vβ‹…(βˆ‘k=1NGk)=vβ‹…1Geqi_s = \sum_{k=1}^N i_k = v \cdot \bigg(\sum_{k=1}^N G_k \bigg) = v \cdot \frac{1}{G_{\rm eq}}

Dati N resistori in parallelo e un generatore di corrente da isi_s ampere, la corrente ini_n ai capi dell’n-esimo resistore Γ¨ direttamente proporzionale al rapporto tra la sua conduttanza GnG_n e la conduttanza totale GeqG_{\rm eq}.

in=Gnβ‹…v=isβ‹…GnGeqi_n = G_n \cdot v = i_s \cdot \frac{G_n}{G_{\rm eq}}

Si prendano le stesse resistenze dell’esempio precedente e si pongano in parallelo. Si applichi un generatore indipendente di corrente ai capi del parallelo:

is=5β€…β€Š[A]i_s = 5 \; [A]

Le conduttanze associate alle resistenze sono:

G1=1/R1=1/5=0.2β€…β€Š[S]G2=1/R2=1/15=0.06β€Ύβ‰ˆ0.067β€…β€Š[S]G3=1/R3=1/10=0.1β€…β€Š[S]\eq{ G_1 &= 1/R_1 = 1/5 = 0.2 \; [S]\\ G_2 &= 1/R_2 = 1/15 = 0.0\overline{6} \approx 0.067 \; [S]\\ G_3 &= 1/R_3 = 1/10 = 0.1 \; [S] }

La corrente che scorre attraverso R3 Γ¨:

i3=isβ‹…G3G1+G2+G3=5β‹…0.10.2+0.067+0.1=1.36β€…β€Š[A]i_3 = i_s \cdot \frac{G_3}{G_1 + G_2 + G_3} = 5 \cdot \frac{0.1}{0.2 + 0.067 + 0.1} = 1.36 \; [A]

partitore corrente esempio