Si determinano A1 e A2 grazie alle condizioni iniziali x(0) e dtdxt=0
Ordine di un circuito
L’ordine di complessità di un circuito è ricavato calcolando il numero di condizioni iniziali indipendenti:
nD: numero di componenti dinamici,
nC: numero di maglie esclusivamente composte da condensatori e generatori indipendenti di tensione,
nL: numero di linee chiuse che tagliano solo induttori e generatori indipendenti di corrente
ordine circuito=nD−nC−nL
Circuiti del I ordine
Un circuito è detto autonomo quando i generatori sono spenti. L’energia immagazzinata dai componenti dinamici (condensatori e induttori) è rilasciata ai resistori.
La costante di tempo τ≥0 è il tempo impiegato dalla risposta di un circuito per decrescere di un fattore 1/e, ovvero raggiungere il 36.8% del valore iniziale.
Il circuito raggiunge la condizione di regime (transitorio esaurito) dopo un tempo di 5τ.
La velocità di risposta è inversamente proporzionale a τ.
Circuiti del II ordine
RLC Autonomo Serie
Ldtdi(t)+Ri(t)+V0+C1∫0ti(t)dt=0
dt2d2i(t)+LRdtdi(t)+LCi(t)=0
La costante di smorzamento α è:
α=2LR[sec.1]
La pulsazione di risonanza ω0 è:
ω0=LC1
Condizioni iniziali con i(0)=I0:
dtdit=0=−L1[RI0+V0]
RLC Autonomo Parallelo
Cdtdv(t)+Rv(t)+I0+L1∫0tv(t)dt=0
dt2d2v(t)+RC1dtdv(t)+LCv(t)=0
La costante di smorzamento α è:
α=2RC1[sec.1]
La pulsazione di risonanza ω0 è:
ω0=LC1
Condizioni iniziali con v(0)=V0:
dtdvt=0=−RC1[RI0+V0]
Smorzamento
Si confrontano i circuiti RLC serie ed RLC parallelo nelle diverse tipologie di smorzamento:
Tipologia
Soluzioni
RLC Serie
RLC Parallelo
Sovrasmorzamento: α>ω0
s1,2=−α±α2−ω02∈R−
C>(4L)/R2
L>4R2C
Sottosmorzamento: α<ω0
s1,2=−α±jα2−ω02∈C
C<(4L)/R2
L<4R2C
Senza smorzamento: α=0<ω0
s1,2=±jα2−ω02∈C
R=0
1/R=0
Smorzamento critico: α=ω0
s1,2=−α∈R
N.B. Nei casi del sottosmorzamento e dell’assenza dello smorzamento, le soluzioni sono numeri complessi coniugati: s1=s2.
Gradino Unitario
Nell’ambito dei circuiti elettrici, in particolare per gli argomenti trattati, la funzione gradino unitario si definisce come:
u(t)=⎩⎨⎧0t<01t>0∄t=0
Il gradino modella rapide variazioni di corrente e tensione.
Mentre per la teoria dei segnali è utile definire u(0)=1/2, in questo caso si preferisce una “versione” del gradino in cui la funzione non è definita per t=0.